Ieri stavo leggendo a mio figlio “Aladino” e facendo ben caso alla storia (quantomeno in quella versione) mi è venuto da pensare: “Praticamente ‘sta favola insegna che puoi diventare ricco senza avere alcun talento, basta essere furbo e con una buona dose di culo. Poi viene da sé che la principessa, che quando eri un barbone non ti cagava, si innamorerà di te al primo luccichio di gioielli”.
Ho riso tra me e me, evitando di dirlo al bambino, ma mi sono messa a pensare con un po’ di cinismo alle altre favole ed è venuta fuori una bella rassegna di “insegnamenti”!!
Cenerentola
Non risulta di grandi chiacchierate tra lei e il principe durante il ballo, quindi l’insegnamento è che se sei figa, emergi. Gertrude e Genoveffa erano cesse e quindi non vengono prese in considerazione (il damerino non può sapere che sono anche stronze, le giudica solo dall’aspetto).
Biancaneve
Il vero eroe che rischia la vita per la ragazzina è il cacciatore, che aveva l’ordine di portare Biancaneve nel bosco e farla fuori. E’ lui il vero coraggioso, non il solito principe che non fa altro che baciare una morta, eppure il necrofilo ricco emerge più dell’eroe povero. La favola insegna che la classe di provenienza conta
La Bella e la Bestia
Alla faccia del “vorrei prendermi io i mali destinati a mio figlio”, qui il padre scambia la sua detenzione con quella di sua figlia.
I tre porcellini
Due maiali grassocci corrono più veloci di un lupo affamato: le leggi della natura sono tutte minchiate.
Le favole con cinismo: ecco i veri insegnamenti!
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Le favole con cinismo: ecco i veri insegnamenti!
ultima modifica: 2015-12-09T15:17:11+00:00
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