Non avevo niente in cucina, ma volevo offrire una cena da festa della mamma. Avevo espresso il desiderio di avere i miei due figli a cena, chiedendo loro di disertare per una volta i loro impegni adolescenziali.
Di mattina ho accompagnato Diego alla British per il suo orale di inglese. Due ore sotto il sole....a distanza...per non umiliarlo con la presenza materna. Siamo tornati alle due del pomeriggio stremati. L'esame da applauso e la mamma taxi felice, ma col frigo sempre vuoto! Di pomeriggio sono uscita col mio carrellino della spesa alla ricerca di qualche super....a piedi... perché Mario era in giro con la mia macchina a svagare la testa da tavole e calcoli trigonometrici.
Dunque le alette di pollo per Diego. ...ne va matto....la burrata per Mario. ....stravede. ...pomodorini cuore di bue....cari....ma oggi è festa.....fragole.....panna...
A casa.... Diego con il suo amico in crisi perché ha litigato coi suoi.....non ha fame....sono chiusi in camera a confabulare. ....mi dicono che non mangiano. ....Mario al telefono con amici....sento che sta rinunciando a una rimpatriata..... Lo esorto ad accettare....
Ora sono in cucina....la panna sta smontando....le alette prenderanno il volo....I cuore di bue....infartuati. La torta.....intonsa!
Vvvabbbbeeeee......la gatta mi guarda come volesse dirmi....dai....sono ragazzi....ci sono sempre io....mi bastano le crocchette!
Mamma è... tutto questo! Al loro primo vagito era già tutto scolpito nel mio cuore.
Seguici su: