di Daniele Marzano
Ho una teoria sulle nuove unità di misura di quando ti nasce un figlio: il tempo subisce alterazioni e le giornate non si calcolano più in ore, ma in PANNOLINI. La durata degli eventi non si quantifica più con l’orologio ma solo in base al numero di pannolini da inserire in borsa per poter affrontare l’evento con un neonato e con ragionevole scioltezza.
Passeggiata veloce= un pannolino
Cena fuori= due/tre pannolini
Giornata di shopping= cinque/sei pannolini
Il pannolino è la tua NUOVA UNITA’ DI MISURA TEMPORALE
Ti nasce un figlio e la tua milanesità imbruttita poco alla volta deve lasciare il passo a una più pacata mentalità meridionale. Si passa dal “ci vediamo alle 9.32”, al “ci vediamo intorno alle 9”, al “vediamoci in prima mattinata”, fino ad arrivare al più realistico: “ti faccio sapere nell’arco della giornata”. Nei casi più disperati il tempo sparisce totalmente e ci si riduce all’evocativo VEDIAMOCI. Questo si chiama SUPERAMENTO DELLA BARRIERA DEL TEMPO
Ti nasce un figlio e cambia totalmente il tuo conteggio delle ore di sonno. Passi dall’adolescenziale “mi sono fatta una dormita fino all’una” alla gioia incredibile per qualche ora di sonno consecutiva. “Stanotte è andata bene ho dormito dalle 1.58 alle 3.47 di filato”. Le poche ore dormite per te si moltiplicano. Questa si chiama DILATAZIONE TEMPORALE
Dovendo far fronte a una nuova concezione del sonno inizi a farti bastare i piccoli momenti di riposo. Sfrutti ogni piccolo momento libero per “riposare gli occhi” anche solo qualche minuto. Il tuo mantra diventa “se non posso dormire un’ora di filato posso però fare 30 riposini da 2 minuti e il risultato è lo stesso.” Questa si chiama FRAMMENTAZIONE TEMPORALE
Il tempo si dilata, comprime, frammenta e stravolge. Tutto però si cancella in un attimo. Ti basta guardare negli occhi loro le tue creature, e improvvisamente ti senti catapultato nello spazio, inghiottito nel buco nero più meraviglioso del mondo. Lì dove il tempo non esiste. E questa si chiama DISSOLUZIONE TEMPORALE
E tu anche sbavato, stanco e spettinato ti rendi conto che nella vita hai buttato tanto di quel tempo in cose inutili ma ora no: lo stai spendendo nel modo migliore.
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