Aveva cominciato a chiedere insistentemente se gli regalavamo una palla che si schiaccia, tale “mega squishy ball”. Non costa molto, si trova in edicola a 3 euro e 50. Però non mi andava di prendergliela e gliel'ho spiegato: “hai avuto valanghe di regali a Natale, la Befana è venuta sia in montagna che a casa, nonna continua a sganciare regalini e dal Tommy è pure appena arrivato il geomag che lui non usava”.
Insomma, 'sto bambino secondo me aveva troppo. E troppo facilmente. Però è piccolo, ha solo 6 anni. Dove sta il giusto?
Mille dubbi ma poi mi sono decisa: “Se vuoi, puoi comprarlo coi tuoi soldi, coi soldi che ti puoi guadagnare facendo dei piccoli lavoretti”
Ha apparecchiato, sparecchiato, messo i piatti in lavastoviglie, aiutato a lavare a mano un paio di scarpe... e per ogni cosa prendeva un soldino. Poi, a cena a casa di amici, ha fatto gli occhi dolci al padrone di casa che gli ha sganciato altri soldi (alla fine anche fare il ruffiano è un lavoro duro, lo imparerà!).
La mattina dopo, domenica, ci ha svegliati alle 7 del mattino, completamente vestito e lavato e con i biscotti per la colazione di tutti già pronti sul tavolo di cucina. Aveva i suoi 3,5 euro e voleva andare subito in edicola.
Aveva la tasca piena di monete, che ha rovesciato davanti all'edicolante, contate e consegnate. E si è preso il mega-squishy-coso. Felice. (ma a me rimane il dubbio se io abbia fatto bene...)
NB: altra storia è il fatto che la suddetta palla gelatinosa si è rotta 3 ore dopo, mentre la schiacciava al petto dicendole “ti voglio tanto bene megasquiscibol”. Eh niente, non ho mai sentito mio figlio piangere con tanta disperazione in tutta la sua vita. Mai. Sì, a questo punto gliel'ho ricomprata io.
Dario conta le monete in edicola
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