"Tuo figlio è gay, gioca con le bambine": questa la frase detta da una mamma a un'altra che ha scatenato la terza guerra mondiale in un giardinetto di Carrara.
I parchetti, bisogna dirlo, possono diventare luoghi più pericolosi di un sobborgo in piena notte. E le mamme possono trasformarsi in persone in grado di far scappare anche uno spacciatore del Bronx. Quando ci sono tutti gli ingredienti, un giardinetto e due mamme incazzate, di cui una a protezione del figlio, beh, allora siamo a livelli di scenario post-atomico.
“Tuo figlio è gay, gioca con le bambine”. E’ questa la frase che, detta davanti a scivoli e altalene, ha dato il via al ring dell’aiuola, con botte da orbi tra due mamme che stavano facendo giocare i figli di quattro anni.
La vicenda è finita nell’aula del giudice di pace con due querele incrociate per lesioni e ingiurie. Sono stati convocati anche alcuni testimoni, le mamme presenti al parchetto, che hanno ricostruito la lite, nata in seguito a quella frase e a altri pettegolezzi.
Le due mamme si sono prese per i capelli, dandosele di santa ragione. Una è dovuta ricorrere anche alle cure del pronto soccorso. Una, quella che si è sentita in diritto di aprire bocca sui figli degli altri e sulla loro sensibilità, dovrà spiegare come diavolo si fa a giudicare e ridicolizzare un bambino di quattro anni davanti a tutti perché gioca con le bambine. Forse qualcuno le dovrebbe ricordare la tragica fine del “ragazzo coi pantaloni rosa”.
Seguici su: