Gillian è una bambina di 7 anni. A scuola non riesce a stare seduta: durante le lezioni si alza, gira, si distrae... e viene punita. Anche a casa non riesce a stare ferma, non c’è gioco o impegno che riesca a farla stare composta e concentrata. E anche lì viene punita: due volte, per le note che vengono dalla scuola e per il comportamento che tiene in casa.
Ogni giorno per lei è una sgridata, un’umiliazione, un brutto voto. Lei si impegna ma non riesce a stare ferma. Da scuola chiamano i genitori: “Crediamo che Gillian abbia problemi di apprendimento”. Non era capace di concentrarsi, diventava nervosa. Oggi direbbero che ha l’ADHD (Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività), ma siamo attorno al 1930 e l’ADHD non c’era ancora.
Oggi forse le darebbero dei farmaci, ma allora non c’erano e i genitori la portarono da uno specialista. Sua madre nello studio dello psichiatra raccontò di tutti i problemi che la bambina aveva a scuola e in casa e alla fine il medico si sedette vicino a Gillian e le disse: “Ho ascoltato tutte le cose che tua madre mi ha detto e le devo parlare a quattr’occhi. Aspettaci qua, non ci metteremo molto”. E se ne andarono.
Ma quando lasciarono la stanza il dottore accese la radio appoggiata sulla scrivania. Quando furono fuori dalla stanza, disse alla madre, “Ora la guardi”. Gillian si era alzata e stava ballando. Senza pudore, senza fermarsi, senza sentire altro che non fosse la musica. La guardarono per minuti interi, senza essere visti: “Signora, Gillian non è malata, è una ballerina. La porti a una scuola di danza”.
“Lo fece”, ha ricordato tanti anni dopo Gillian. “Non ti puoi immaginare quanto era bello. Entravamo in quella stanza ed era piena di gente come me. Gente incapace di stare ferma. Gente che si doveva muovere per pensare”.
Gillian Lynn è diventata una coreografa. E non una qualunque. E’ lei che ha fatto i musical “Cats” e “Phantom of the Opera” ed ebbe una splendida carriera al Royal Ballet.
Un abbraccio a tutti i bambini “diversi”, sperando che nel loro cammino trovino adulti capaci di capirli e amarli per ciò che sono.
La storia di una bambina “diversa”, che non sapeva stare ferma
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La storia di una bambina “diversa”, che non sapeva stare ferma
ultima modifica: 2016-02-18T16:00:26+00:00
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