Cara ex suocera,
a distanza di quasi dieci anni dal divorzio e dopo che anche io sono diventata mamma di un figlio maschio, ti devo diverse scuse e parecchi ringraziamenti. Ho capito tante cose con la nascita del mio bambino.
Scusa per essermi presentata la prima volta a casa tua allungando la mano e dichiarandomi, con l’arroganza dei miei 20 anni, “la fidanzata” di tuo figlio. Ti stavo strappando il tuo “bambino” e non mi sono curata di usare un po’ di grazia, sono entrata come un elefante nella cristalleria dei tuoi affetti.
E’ vero, hai altri tre figli, ma quello era il primogenito, maschio, poco più che ventenne. Eppure lo hai lasciato andare con delicatezza. Qualche anno dopo ci siamo sposati e tu eri raggiante: l’ho dato per scontato, ma non lo è. Grazie per non averci mai tempestato di telefonate, grazie per non averci invitato tutte le domeniche a pranzo, grazie per non esserci piombata in casa senza preavviso, grazie per non avermi chiesto di imparare a cucinare, grazie per non aver mai fatto paragoni tra te e me.
E scusa se quando andavamo in viaggio, anche in posti molto lontani, io e tuo figlio non ti chiamavamo mai. “Se non chiamiamo vuol dire che stiamo bene, altrimenti la chiamerebbe la polizia”, dicevamo. Col cazzo! E’ tanto faticoso mandare un messaggio? Alzare il telefono a fine giornata? ‘Sti stronzi, direi adesso di mio figlio e della sua fidanzata.
No, perché solo ora lo capisco, cara ex suocera: c’eri tu e non io quando il gioco era duro. C’eri tu a pulire cacche e caccole. C’eri tu a svegliarti di notte. C’eri tu a stracciarti le palle a giocare con le macchinine, a correggere compiti, a leggere pagelle. C’eri tu al primo motorino, quando una mamma baratterebbe la casa solo per la certezza che suo figlio metta il casco.
Grazie per essere scesa volontariamente dal gradino più alto del podio e aver portato tuo figlio all’altare con gioia. Chissà quante volte ti sarà mancato.
Poi il matrimonio è andato come è andato, ma questo non c’entra con te e me, se c’è stato un problema che non abbiamo avuto è stato “la suocera ingombrante”. Chissà quante volte avrai pensato che tuo figlio soffriva per causa mia, ma mai una volta mi hai accusata, mai una volta ti sei intromessa.
Adesso che sono mamma anche io di un figlio maschio ho capito tante cose, ho capito che vorrò essere una suocera come te. Spero di riuscirci, quando arriverà anche da me una che mi allungherà la mano con arroganza, quando andranno a vivere in una casa di cui io non avrò le chiavi, quando non mi telefoneranno e non verranno a pranzo la domenica. Dal podio, cara ex suocera, tu non sei mai scesa, semplicemente perché tu hai avuto l’intelligenza di azzerarlo quel podio: non c’erano vincitori perché non c’era gara. Così si fa, grazie di avermelo insegnato.
Lettera alla mia ex suocera dopo aver avuto un figlio maschio
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Lettera alla mia ex suocera dopo aver avuto un figlio maschio
ultima modifica: 2015-12-24T12:06:15+00:00
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