La Cina ha detto addio alla politica del figlio unico. L’ha fatto per i motivi sbagliati, ma l’ha fatto e alla fine il risultato è importante. Anche perché quello che è successo negli ultimi 40 anni è di una portata tale che neanche riusciamo a rendercene conto.
Si parla di 196 milioni di persone sterilizzate, 400 milioni di aborti imposti (25 aborti al secondo) e il 56% dei suicidi femminili al mondo avrebbe come vittime donne cinesi. Le organizzazioni umanitarie (ChinaAid, Laogai Research, Human Rights Watch, ecc) hanno raccontato di aborti imposti anche al nono mesi di gravidanza e anche a calci in pancia se necessario, di neonati buttati nella spazzatura ancora vivi o uccisi davanti agli occhi della madre.
L’orrore dell’obbligo del figlio unico fu ideato quasi 40 anni fa e venne diffuso con slogan come “Meglio dieci tombe che una nascita fuori piano”, “Una sterilizzazione fa onore a tutta la famiglia”, “Meno bambini, più maialini in fattoria”.
Oggi in Cina si sono accorti che ci sono troppi anziani rispetto ai giovani che possono pagare loro la pensione e che non ci sono donne (le femmine neonate se la passavano ancora peggio dei maschi, venivano uccise o non registrate all’anagrafe, facendo sì che poi non potessero quindi accedere all’istruzione e alla sanità).
Le autorità hanno registrato un collasso economico e sociale e hanno cambiato strada. La motivazione, dicevamo, è sbagliata e oltretutto la nuova legge parla di “due” figli, non di un numero a piacimento. Ma io guardo sempre il bicchiere mezzo pieno. Per me è una bellissima giornata di sole.
La Cina abolisce la legge del figlio unico
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La Cina abolisce la legge del figlio unico
ultima modifica: 2015-10-30T15:58:46+00:00
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